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La locomotiva dell'Italia è la piccola Impresa!! Molti lo sanno, molti lo dicono, molti lo gridano!!

Sembra però che nessuno sappia (o voglia)  mettere carbone per salvare l'Italia, si carbone perchè fossimo in altri paesi potremmo parlare di energia, ma visto l'immobilismo del nostro paese, anche il carbone potrebbe aiutare l'impresa. Oggi in Italia raccogliamo i frutti di un modello culturale e politico che alla luce dei risultati possiamo tranquillamente dire che ha fallito! (chiudono 1000 imprese al giorno).
Viviamo una realtà paradossale e alquanto illusoria, siamo bombardati da notizie che giocano sulla nostra situazione e sembrano essere frutto di un calcolato raggiro.
Tutti siamo consapevoli che l'Italia non può reggere in queste condizioni, le imprese e i collaboratori non vedono una tutela e si sentono sempre meno stimolati a perseguire il sogno del cambiamento.

Già le imprese, questo straordinario patrimonio che ha reso grande l'Italia che però ora viene messo in discussione dai grossi giochi delle parti.
Quali strade percorrere? Sicuramente la strada dell'innovazione, della formazione, delle reti, della responsabilità di un nuovo capitalismo, ma sono convinto, che se da una parte le imprese devono fare questo, dall'altra parte deve esserci un sistema paese che inverte drasticamnete la rotta. Oggi bisogna garantire e incentivare la produzione in Italia e premiare chi investe per produrre e crea posti di lavoro, non possiamo piu garantire le posizioni improduttive che sono state create nel corso degli anni. Vanno attuati dei veri tagli, ma non dal basso togliendo operatività e servizi, i tagli vanno fatti dall'alto, vanno tagliati i privilegi e le posizioni dei dirigenti che in questo paese sono diventati un costo insostenibile e improduttivo per la comunità.
La competizione per le aziende è mondiale, le aziende hanno investito, innovato per essere competitive, ma purtroppo partono penalizzate dall' enorme costo del lavoro, dalla burocrazia e dai burocrati che frenano la crescita, dal sistema legislativo, dalla carenza delle nostre infrastrutture che rendono a volte inefficaci e vani tutti gli sforzi.
Le imprese chiedono di poter lavorare in un paese che dimostri la consapevolezza nel garantire il saper fare, il saper fare delle nostre lavorazioni e dei nostri  imprenditori, dobbiamo riaprire i capannoni con la produzione, dobbiamo porre rimedio alla disoccupazione che è stata creata incentivando le aziende ad aprire all'estero, oggi dobbiamo tutelare e riportare la produzione in Italia, la conoscenza, l'innovazione il know-how non possono restare idee, devono vedere il loro naturale materializzarsi nella produzione locale.
Le imprese la loro parte la fanno ogni giorno ora non possono più aspettare, hanno la necessità di risposte concrete e di sentirsi veramente prese in considerazione, dobbiamo renderci conto che in Italia se muoiono le imprese muore l'intero paese.

Marco